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La crisi ucraina rischia di azzerare il PIL della Russia

Economia
La crisi ucraina rischia di azzerare il PIL della Russia
(Teleborsa) - Le tensioni con l'Ucraina potrebbero costare davvero care all'economia della Russia, già in fase calante rispetto agli anni d'oro in cui vantava una crescita del 4,3% (il non lontano 2011, solo per fare un esempio).

A lanciare l'allarme, in totale disaccordo con il Vice Ministro delle Finanze russo, Alexei Moiseev, che giusto qualche giorno fa aveva affermato di non vedere conseguenze per il settore finanziario, il titolare delle Finanze, Anton Siluanov, ha spiegato oggi che nello scenario peggiore la crisi in Ucraina potrebbe azzerare il PIL della Russia. PIL che, a quanto pare, sembra già aver inglobato la delicata situazione visto che, sempre a detta di Siluanov, nel primo trimestre dell'anno è sceso dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti, mentre se paragonato al pari periodo dello scorso anno si è verificata una crescita dello 0,8%.

Un bel passo indietro, se si pensa che a inizio anno il Cremlino aveva predetto per il 2014 un PIL al 2,5% rispetto al modesto 1,3% del 2013.

Perché la crisi con l'Ucraina porta tanti danni? Primo, perché molte società russe hanno investito molti rubli in Ucraina. Secondo, perché l'instabilità geopolitica sta causando una vera e propria fuga degli investitori dall'economia russa. In terzo luogo, si teme per le ripercussioni delle sanzioni imposte (o minacciate) su Mosca dall'Occidente, che già stanno pesando sui rating del Paese.

I timori espressi un mese fa al Presidente Putin dai tycoon russi si stanno rivelando dunque quanto mai appropriati.
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