Facebook Pixel
Milano 23-apr
34.363,75 0,00%
Nasdaq 23-apr
17.471,47 +1,51%
Dow Jones 23-apr
38.503,69 +0,69%
Londra 23-apr
8.044,81 0,00%
Francoforte 23-apr
18.137,65 0,00%

Tiro alla fune tra Renzi e parti sociali sul PIL

Economia, Politica
Tiro alla fune tra Renzi e parti sociali sul PIL
(Teleborsa) - Il sorprendente dato del PIL pubblicato oggi dall'Istat viene accolto con reazioni opposte dal governo e dalle parti sociali.

Il dato della crescita, più forte del previsto, ha infatti offerto la sponda al premier Matteo Renzi, per elogiare il lavoro svolto dal suo governo sino ad oggi. "Gli ultimi dati che arrivano sulla crescita dicono una cosa molto semplice: non siamo ancora la maglia rosa, ma siamo tornati nel gruppo grazie al percorso di riforme fatte", ha dichiarato il presidente del Consiglio in un video messaggio pubblicato sul sito di Palazzo Chigi, aggiungendo che si tratta di dati "particolarmente significativi, è l'idea che il Paese si rimette in moto" "grazie alle riforme fatte".

D'altronde anche il ministro dell'Economia e delle Finanze, Piercarlo Padoan, ha rimarcato che la crescita economica è "già vicina alla nostra stima per l'anno (+0,7%)" e ci permette "di dare respiro alla ripresa".

Più cauto l'atteggiamento del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che pur accogliendo con favore la crescita ha ribadito che un +0,3% "non basta e non è neanche merito nostro ma è dovuto solo al dimezzamento del costo del petrolio, alla salita del dollaro e al QE della BCE". "Il nostro Paese ha bisogno di una totale semplificazione normativa e burocratica - ha concluso Squinzi - abbiamo bisogno di un Paese normale, senza quella manina anti-impresa che sta frenando la nostra crescita e ripresa".

Commentando la statistica Confesercenti ha invece sottolineato che "a trainare il rafforzamento della ripresa è soprattutto il ritorno alla spesa delle famiglie, da cui arriva il maggior contributo all'aumento congiunturale del PIL (+0,3%)". Bisogna "puntare sul mercato interno per rendere più forte il ritorno alla crescita, anche nell'ambito del piano di shock fiscale che il governo ha annunciato", ha spiegato l'Associazione.


Condividi
```