(Teleborsa) -
Aumenta l’avanzo commerciale italiano ad ottobre, posizionandosi a 3,5 miliardi di euro dai 2,2 mld di settembre e dai 4 miliardi di euro di ottobre 2014. Lo rivela l'
Istat, segnalando una flessione congiunturale per entrambi i flussi, più marcata per le esportazioni (-1,7%) che per le importazioni (-0,2%).
Il calo congiunturale dell’
export è ascrivibile ai beni strumentali (-4,5%) e, in misura minore, ai prodotti intermedi (-1,6%), mentre si rileva un incremento per i beni durevoli (+1,5%) e l'energia. La lieve diminuzione congiunturale dell’
import è determinata dall'energia (-4,1%) mentre tutti gli altri principali comparti sono in crescita.
Il saldo dall'inizio dell’anno è ampiamente positivo e in crescita rispetto all'anno precedente: +24,4 miliardi (+19,1 miliardi nello stesso periodo del 2014). Al netto dei prodotti energetici, l’avanzo commerciale raggiunge +50,9 miliardi (era +53,8 miliardi nel 2014).
In un contesto internazionale caratterizzato da una forte instabilità dei mercati, le vendite verso l’
area extra Ue risentono del rallentamento della crescita dei paesi emergenti e, in particolare, della Cina. L’ampia flessione delle esportazioni verso il mercato comune dell'America meridionale (-33,9%) è condizionata dalla recessione in corso in Brasile.
La decelerazione della crescita tendenziale delle esportazioni verso gli
Stati Uniti (+3,3% a ottobre 2015 rispetto all'espansione a due cifre registrata nei mesi precedenti) riflette sia il parziale rallentamento della crescita in questo paese sia un livello di vendite superiore alla media registrato a ottobre 2014.
Le importazioni da paesi EDA - Thailandia, Malesia, Taiwan, Hong Kong, Singapore e Corea del Sud - (+29,9%), Turchia (+29,2%) e paesi del sud-est asiatico (+18,3%) sono in marcata espansione.