(Teleborsa) - Quando, il 25 marzo del 2013, la Corte d'Appello di Palermo confermò la
condannato a sette anni per Marcello dell'Utri, rigettò l'istanza della Procura generale di richiedere l'arresto dell'ex senatore per pericolo di fuga, ritenendolo "da escludere". Questo, l'espatrio di Dell'Utri nella Repubblica Dominicana (dove possiede una residenza) dalla quale fece rientro dopo l'annullamento con rinvio della condanna.
Poi il dietrofront con l'emissione di un
ordine di custodia cautelare su richiesta della Procura del capoluogo siciliano, in attesa della
sentenza della Cassazione, prevista per martedì prossimo.
Ma l'ordine è giunto tardi: quando le forze dell'ordine si sono recate nella residenza milanese dell'ex politico non lo hanno trovato. Perché
Marcello dell'Utri non è più in Italia ma risulta al momento
latitante in Libano. O in
Guinea, se non in
Sudamerica.