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Il Dl lavoro arriva in Aula. Braccio di ferro in Parlamento

Politica
Il Dl lavoro arriva in Aula. Braccio di ferro in Parlamento
(Teleborsa) - Corsa contro il tempo per il decreto legge sul lavoro, che inizia oggi il suo iter in Aula alla Camera. Si preannuncia un braccio di ferro tra i vari schieramenti, maggioranza compresa, con Scelta Civica e Ncd non troppo convinti della bontà del decreto, fatto che potrebbe indurre il governo a porre la fiducia, almeno così si vocifera nel Pd.

Il partito di Angelino Alfano, il Nuovo Centro Destra (Ncd), vorrebbe tornare al testo originario poiché ritiene che con le modifiche apportate "la Commissione lavoro della Camera ha ridotto del 50% la spinta propulsiva alla maggiore occupazione del decreto lavoro", spiega il presidente dei senatori di Ncd, Maurizio Sacconi. In particolare Ncd e Scelta Civica accusano il Pd di aver ceduto di fronte alle richieste dei sindacati mentre il partito del premier Renzi considera equilibrati i cambiamenti apportati, ritenendo di non aver fatto ancora abbastanza.

Tra le varie modifiche apportate si segnala:
- la possibilità di prorogare i contratti a tempo determinato al massimo cinque volte e non più otto, per un periodo complessivo di 36 mesi;
- il congedo di maternità concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il diritto di precedenza nel caso di assunzione a tempo indeterminato da parte dell'azienda;

- i contratti a tempo determinato potranno raggiungere il massimo del 20% rispetto al numero dei lavoratori assunti a tempo indeterminato con la sanzione, per chi non rispetta la regola;

- l'apprendistato pubblico torna obbligatorio ma l'offerta dovrà essere garantita dalle regioni entro 45 giorni. Inoltre le aziende con più di 30 dipendenti dovranno assumere almeno il 20% degli apprendisti, prima di poter stipulare nuovi contratti.

Il decreto legge lavoro, inoltre, sarà sottoposto ad un un check-up tra un anno, con il Ministero del lavoro che dovrà presentare una relazione alle Camere dopo 12 mesi dalla sua entrata in vigore.
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