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Banche popolari di nuovo in odor di aggregazioni

Economia
Banche popolari di nuovo in odor di aggregazioni
(Teleborsa) - Torna alla ribalta il risiko "aggregazioni" fra le banche popolari italiane.

L'aria di possibili nozze soffia in particolare sul Banco Popolare e sulla Popolare Milano all'indomani di un convegno della UIlca, a Bergamo, dove hanno partecipato i principali rappresentati del settore bancario e assicurativo.

Tra i protagonisti alcuni big del settore come l'Amministratore delegato del Banco Popolare, Pier Francesco Saviotti che ha auspicato un matrimonio con la Popolare Milano. Secondo Saviotti un'integrazione tra le due banche sarebbe "un sogno". "Se dovessi scegliere, sceglierei Banca Popolare di Milano perché le sinergie che hanno queste due banche sono eccezionali, ma è un esercizio teorico. Penso che non è un cosa che potrà mai capitare" ha aggiunto Saviotti consapevole che una unione tra i due istituti è impossibile da realizzare. Dal canto suo, l'Ad di piazza Meda, Giuseppe Castagna ha fatto sapere che se dovesse esserci una fase di aggregazioni, la popolare farà la sua parte.

Sul risiko bancario, il Ceo di UBI Banca, Victor Massiah si è offerto come polo aggregatore ventilando la possibilità che la popolare lombarda possa essere un potenziale regista di eventuali fusioni. "Se dopo l'esame della BCE non ci saranno sorprese per UBI banca, allora l'istituto potrebbe ambire a polo aggregante del settore già dal 2015".

Intanto a Piazza Affari il titolo Banco Popolare sta guadagnando l'1,54% mentre la Popolare Milano sale dell'1,78%.

Più in generale tutto il comparto bancario si muove al rialzo dopo l'ecatombe di ieri. Intesa (+1,41%), Monte Paschi (+1,63%) e Unicredit (+1,17%).
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