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Enel fa meno utili ma aumenta il dividendo. Al via il Piano per crescere e risparmiare

Economia
Enel fa meno utili ma aumenta il dividendo. Al via il Piano per crescere e risparmiare
(Teleborsa) - Le poste straordinarie zavorrano la profittabilità di Enel, oggi all'appuntamento con il bilancio e il Piano strategico 2015-2019.

Per quanto riguarda i conti, la big energetica ha chiuso il 2014 con un risultato netto di 517 milioni di euro, in forte calo (-84%) rispetto all'esercizio precedente, principalmente a causa del "minor risultato operativo, dell’incremento degli oneri finanziari netti e di perdite di valore concernenti alcune partecipazioni di minoranza detenute dal Gruppo", spiega un comunicato.

L'utile netto ordinario si è invece attestato a 2,99 miliardi di euro, a fronte dei 3,11 miliardi contabilizzati nel 2013.

A livello operativo, l'Ebit è scivolato del 68,3% a 3,08 miliardi, l'Ebitda è sceso del 5,6% a 15,75 miliardi.

In discesa anche i ricavi (-3,7%), che si attestano a 75,78 miliardi di euro.

Il dividendo proposto sarà di 0,14 euro per azione, in aumento rispetto alla cedola di 0,13 centesimi distribuita nel 2013.

"Abbiamo conseguito i nostri obiettivi finanziari nel 2014 nonostante l'impatto sugli utili prodotto dal difficile contesto macroeconomico dell'anno passato, e a fronte di una revisione del valore contabile dei nostri attivi che si è tradotta in diverse sostanziali svalutazioni, soprattutto in Italia e Slovacchia. Svalutazioni che sono anch'esse il riflesso del complesso contesto in cui operiamo in questo momento. Ciò detto, le iniziative assunte fra maggio 2014 e fine anno – principalmente sotto l'egida della riorganizzazione strutturale – ci hanno consentito di compensare in parte i fattori esterni, e produrre risultati operativi coerenti per l'intero 2014", ha commentato l'Amministratore Delegato Francesco Starace.

Sempre oggi Enel ha alzato il velo sul Piano triennale al 2019 basato su un aumento dell'efficienza operativa e sulla crescita industriale che dovrebbero produrre un "robusto incremento dell'Ebitda e generazione di cassa, a sostegno della crescita dei
dividendi a beneficio degli azionisti", come si legge nella nota che lo illustra.

In linea generale, il Gruppo prevede un utile netto ordinario di 3 miliardi di euro nel 2015, 3,1 miliardi nel 2016 e 3,4 miliardi nel 2017, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) al 2019 del 10%.

L'Ebitda ricorrente dovrebbe attestarsi a 15 miliardi di euro quest'anno e il prossimo, per poi salire a 15,6% nel 2017.

Enel prevede inoltre 18 miliardi di euro di investimenti, 6 miliardi in più rispetto al piano precedente, e un'attenta politica di riduzione delle spese con un taglio dei costi dell'8%.

Novità anche per quanto riguarda la politica dei dividendi: è previsto infatti che per il 2015 il payout aumenterà al 50% e crescerà di 5 punti percentuali su base annua fino a raggiungere il 65% nel 2018. Nel caso in cui l’utile netto ordinario consolidato dovesse attestarsi al di sotto della guidance prevista per il 2015 o il 2016, si prevede il pagamento di un dividendo minimo per azione pari a 0,16 euro per il 2015 e a 0,18 euro per il 2016.

In agenda, infine, una serie di dismissioni per circa 3 miliardi di euro che si aggiungono ai 2 miliardi già annunciati. Le risorse liberate saranno destinate alla riorganizzazione delle attività in America Latina e agli investimenti.

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