(Teleborsa) -
Le borse europee chiudono la seduta poco mosse, compresa Piazza Affari, con l'attenzione degli investitori che rimane concentrata sul
taglio dei tassi da parte delle banche centrali, in particolare sul possibile rinvio da parte della Fed oltre giugno. Pochi spunti dai
verbali BCE pubblicati oggi, se non che "le ragioni per prendere in considerazione tagli dei tassi si stavano rafforzando" e che "la data di un primo taglio dei tassi che diventava più chiaramente visibile".
Sul fronte macroeconomico, a febbraio i
prezzi alla produzione dell'area euro
hanno segnato cali di -1% m/m (contro -0,6% atteso e -0,9% precedente) e di -8,3% a/a (contro -8,6% atteso e -8% precedente). Sempre nell'Eurozona la
lettura finale degli indici PMI Servizi e Composito di marzo
è stata significativamente migliorativa: entrambi sono stati rivisti al rialzo di 4 decimi, rispettivamente a 51,5 ed a 50,3.
Leggera crescita dell'
Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,087. Prevale la cautela sull'
oro, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,32%. Seduta in frazionale ribasso per il
petrolio (Light Sweet Crude Oil), che lascia, per ora, sul parterre lo 0,45%.
Scende molto lo
spread, raggiungendo +137 punti base, con un deciso calo di 8 punti base, con il
rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona al 3,70%.
Tra i mercati del Vecchio Continente ferma
Francoforte, che segna un quasi nulla di fatto,
Londra avanza dello 0,48%, e trascurata
Parigi, che resta incollata sui livelli della vigilia.
Chiusura sulla parità per la
Borsa di Milano, con il
FTSE MIB che si attesta a 34.455 punti; sulla stessa linea, rimane intorno alla linea di parità il
FTSE Italia All-Share, che chiude la giornata a 36.669 punti. Sui livelli della vigilia il
FTSE Italia Mid Cap (+0,13%); sulla stessa linea, consolida i livelli della vigilia il
FTSE Italia Star (-0,18%).
Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il
controvalore degli scambi nella seduta del 4/04/2024 è stato pari a 2,3 miliardi di euro, in calo del 19,41%, rispetto ai 2,86 miliardi della vigilia; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,79 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,65 miliardi.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, tonica
Azimut che evidenzia un bel vantaggio del 2,85%. Si muove in modesto rialzo
Campari, evidenziando un incremento dell'1,46%. Bilancio positivo per
Banca Mediolanum, che vanta un progresso dell'1,18%. Sostanzialmente tonico
Poste Italiane, che registra una plusvalenza dell'1,17%.
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Banca Popolare di Sondrio, che ha terminato le contrattazioni a -2,52%.
Telecom Italia scende dell'1,93%. Calo deciso per
DiaSorin, che segna un -1,85%. Sotto pressione
Saipem, con un forte ribasso dell'1,70%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano,
MutuiOnline (+4,31%),
Caltagirone SpA (+3,85%),
Alerion Clean Power (+3,08%) e
LU-VE Group (+2,61%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Carel Industries, che ha terminato le contrattazioni a -4,30%. Soffre
Maire Tecnimont, che evidenzia una perdita del 3,00%. Preda dei venditori
D'Amico, con un decremento del 2,87%. Si concentrano le vendite su
Industrie De Nora, che soffre un calo del 2,82%.