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SdR, Rabitti (Morgan Stanley IM): spazio sia per ETF che per gestione spiccatamente attiva

Finanza
SdR, Rabitti (Morgan Stanley IM): spazio sia per ETF che per gestione spiccatamente attiva
(Teleborsa) - Per quanto riguarda la gestione attiva "quello che vorremmo comunicare ai nostri clienti e agli utilizzatori dei prodotti Morgan Stanley è che spesso i gestori e gli investor vengono scambiati con i trader, quindi ci si immagina il gestore dietro quattro schermi pronto a comprare o vendere in funzione se la Fed taglia i tassi piuttosto che se il dato di inflazione esce sopra le aspettative o sotto le aspettative. In realtà quello che fa la maggior parte dei nostri gestori è quello di selezionare dei business, cioè andare a guardare sul mercato quelli che sono i business vincenti, ovvero aziende, entrare nel capitale di quelle aziende come una sorta di private equity, anche se sono aziende quotate e rimanere investite accanto a quelle aziende per N anni". Lo ha detto a Teleborsa Niccolò Rabitti, Co-Head of Italy e Head of Retail Distribution Italy di Morgan Stanley IM, in occasione della 14esima edizione del Salone del Risparmio, l'evento simbolo dell'industria italiana del risparmio gestito, organizzato da Assogestioni.


"Questo è il nostro modo di fare gestione attiva - ha aggiunto - quindi andare a selezionare poche aziende e avere una active share, una componente attiva nei confronti dell'indice, molto elevata, parliamo di fondi con oltre il 90% di active share, vuol dire per il 90% diversi dall'indice di riferimento".

"Nei prossimi anni investimenti attivi e investimenti passivi andranno a coesistere, quindi all'interno di un portafoglio diversificato di investimenti ci sarà spazio sia per gli ETF che per i fondi a gestione attiva, ma quelli veramente a spiccata gestione attiva. Probabilmente a perdere quote di mercato saranno tutti quei fondi che stanno nel mezzo, che non sono veramente attivi e che chiaramente hanno dei costi superiori a quelli passivi. Il ruolo dei fondi a gestione attiva è quello di creare valore per gli investitori, quindi in un ciclo di mercato che può essere i 5 o 10 anni andare a creare extra rendimenti consistenti nei confronti degli indici".


(Foto: Giovanni Ricciardi)
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