(Teleborsa) -
Confermato per l'Italia un rapporto Deficit/PIL 2023 al 7,4% ed un
debito pubblico pari al 137,3% del PIL. E' quanto certifica Eurostat con la notifica sui conti pubblici dei Paesi membri dell'UE, sulla base dei quali la Commissione europea deciderà nelle prossime settimane se avviare o meno procedure per deficit e eccessivo.
I dati, confermati dall'Istat, mostrano in termini d
i indebitamento della PA (-154.124 milioni di euro) un
miglioramento e di circa 13,8 miliardi rispetto al 2022 (-167.958 milioni di euro) quando si era evidenziato un deficit a
-8,6% del Pil.
Il
saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) è risultato
negativo e pari al -3,6% del Pil, con un miglioramento di 0,7 punti percentuali rispetto al 2022. La spesa per interessi che, secondo le attuali regole di contabilizzazione, non comprende l’impatto delle operazioni di swap, è stata pari al 3,8% del Pil, mostrando una decrescita di -0,5 punti percentuali rispetto al 2022.
Stesso discorso per il
debito pubblico risultato pari a 2.863.438 milioni di euro o i
l 137,3% del Pil, in diminuzione di 3,2 punti percentuali rispetto ai livelli del 2022.
Per quanto riguarda il
debito, è sceso dal 90,8%del 2022 all’88,6% del 2023 in Eurozona e e dall’83,4% all’81,7%.all'81,7% nell'intera Unione europea. Per il
deficit si registrano in media un calo dal 3,7% del 2022 al 3,6% nel 2023 per l'Eurozona ed un aumento dal 3,4% del 2022 al 3,5% del 2023 nell’UE.
Nel 2023 tutti gli Stati membri, ad eccezione di Cipro e Danimarca (entrambi +3,1%), Irlanda (+1,7%) e Portogallo (+1,2%), hanno segnalato un
disavanzo. I deficit
più elevati sono stati registrati in
Italia (-7,4%),
Ungheria (-6,7%) e
Romania (-6,6%). Undici Stati membri presentavano deficit superiori al 3% del PIL.
I rapporti
debito pubblico/PIL più bassi si registravano in Estonia (19,6%), Bulgaria (23,1%), Lussemburgo (25,7%), Danimarca (29,3%), Svezia (31,2%) e Lituania (38,3 %). Tredici Stati membri avevano un rapporto debito pubblico superiore al 60% del Pil, con i
più alti registrati in
Grecia (161,9%),
Italia (137,3%),
Francia (110,6%),
Spagna (107,7%) e
Belgio (105,2%).
Nel 2023, la
spesa pubblica nell’area dell’euro equivaleva al
50,0% del PIL e le entrate pubbliche al 46,4%. Le cifre per l'UE erano rispettivamente del 49,4% e del 45,9%. Il rapporto tra entrate e spesa pubblica è diminuito sia nell’area dell’euro che nell’UE, rispetto al 2022.
La
Commissione europea dovrebbe decidere se procedere con le procedure per deficit eccessivo con il "Pacchetto di primavera", atteso attorno a metà maggio.
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