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La Cassazione conferma la condanna a Berlusconi ma annulla l'interdizione

Politica
La Cassazione conferma la condanna a Berlusconi ma annulla l'interdizione
(Teleborsa) - La Cassazione ha confermato la sentenza di primo e secondo grado per Silvio Berlusconi in cui il Cavaliere era stato condannato a 4 anni di carcere. Annulata invece,la pena accessoria di interdizione ai pubblici uffici per 5 anni che la Suprema Corte ha rinviato alla Corte d' Appello perchè rimoduli la pena accessoria.

Dopo mesi, la Cassazione si è pronunciata in merito al ricorso più atteso d'Italia, presentato dai legali del Cavaliere sulla condanna per il caso dei diritti TV di Mediaset. Il verdetto più atteso d'Italia dunque è arrivato dopo che la Suprema Corte è stata per oltre 6 ore in Camera di Consiglio. Piazza Cavour si è trasformata per giorni in un teatro all'aperto dove giornalisti si sono appostati per cercare di cogliere qualche frase o solo qualche gesto di avvocati della difesa o dal procuratore generale della Suprema Corte, Antonello Mura, che ieri dopo quattro ore di requisitoria, ha chiesto la conferma della condanna di Berlusconi a 4 anni di reclusione per frode fiscale, ma anche uno sconto di due anni per il periodo di interdizione dai pubblici uffici, fissato in 5 anni dai giudici del merito.

Davanti al "Palazzaccio", si sono tenute manifestazioni tra i detrattori e i sostenitori del Cavaliere, là dove si è consumato il destino di uno dei personaggi più potenti della politica e dell'imprenditoria tricolore.

Silvio Berlusconi, a parte sua, ha continuato a seguire il processo nel assoluto riserbo, anche se secondo quanto trapelato da amici e stretti collaboratori, l'ex Premier aveva un unico, grande terrore: quello della eventuale detenzione domiciliare. Una coltellata, per chi è abituato a vivere sulla cresta dell'onda. Per non parlare, poi, dell'eventualità che possa essere interdetto dai pubblici uffici.

L'Italia continua a rimanere con il fiato sospeso perché com'è ben noto la vicenda non potrà non avere ripercussioni sulla vita politica del Paese. Già nei giorni scorsi il PdL aveva promesso l'abbandono del sostegno al Governo in caso di condanna del suo leader e fondatore.

Per il momento, pende questa spada di Damocle sull'esecutivo anche perché il PdL non ha mai revocato questa minaccia...
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