(Teleborsa) - La Francia non rientrerà nei limiti di deficit pubblico imposti da Bruxelles prima del prossimo anno a causa della debole crescita.
Lo fa sapere il
nuovo Governo d'oltralpe nelle nuove
previsioni economiche diffuse oggi in seno al
Programma di Stabilità che dovrà essere approvato dall'Assemblea Nazionale per poi essere inviato a Bruxelles a inizio maggio.
L'anno in corso dovrebbe chiudersi con un
PIL all'1%, mentre nel 2015 e nei due anni successivi dovrebbe accelerare rispettivamente all'1,7% e al 2,25%.
Di conseguenza, il
rapporto deficit/PIL, che il
Patto di Stabilità e crescita dell'Unione Europea vuole non oltre il 3%, sarà del 3,8% nel 2014 e del 3% nel 2015.
Si tratta di
stime più pessimistiche rispetto a quanto previsto in precedenza, quando il deficit pubblico era visto rispettivamente al 3,6% e al 2,6%.
Il Programma ha ricevuto un
giudizio in chiaroscuro da parte dell'
Alto Consiglio delle Finanze pubbliche, l'organismo che vigila sui conti pubblici francesi.
Il Consiglio ha infatti definito "realistiche" le stime sul PIL del 2013 e "non irraggiungibili" quelle sul 2015, giudicando invece "ottimistiche" quelle del 2016 e del 2017.