(Teleborsa) - Se la
Federal Reserve, questa settimana, tenderà a disfarsi della promessa di rimanere "paziente" sull'aumento dei tassi, l'omissione potrebbe segnare la
fine di un'era nella politica di comunicazione della Fed e inaugurare un periodo di
maggiore volatilità dei mercati.
A partire dal mese di giugno, e per la prima volta dal 2008, il board della Fed sarebbe pronto a
valutare ogni volta se aumentare i tassi, valutando esclusivamente i dati in loro possesso, piuttosto che impegnarsi a mantenere bassi gli oneri finanziari a tempo indeterminato.
Il presidente della Fed,
Janet Yellen, vuole educare gli investitori a basarsi sul futuro percorso di politica monetaria impostato dalla Banca Centrale Usa, per
evitare un aumento eccessivo dei rendimenti obbligazionari che potrebbe fiaccare la crescita economica, appena avviata.
"Vogliono
normalizzare la politica monetaria e una parte di questa normalizzazione è iniettare qualche incertezza su ciò che farà la Banca Centrale", ha detto Roberto Perli, ex funzionario della Fed ed ora partner di Cornerstone Macro, una società di consulenza con sede a Washington. "Tuttavia non vogliono che i mercati vanno in tilt”.
Il consensus raccolto tra autorevoli analisti, prevede che
la Fed toglierà il termine “paziente” dal suo comunicato, che verrà diffuso domani al termine del FOMC.