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Effetto FOMC sui mercati. A Milano brilla Enel

Commento, Finanza
Effetto FOMC sui mercati. A Milano brilla Enel
(Teleborsa) - Partenza sprint per Piazza Affari e gli altri principali listini del Vecchio Continente, galvanizzati dall'atteggiamento inaspettatamente accomodante emersa nell'atteso meeting del FOMC di ieri.

Gli investitori potrebbero comunque optare, nel corso della giornata, per qualche presa di profitto, soprattutto sulle Borse, come Milano, che più hanno corso da inizio anno.

Piuttosto scarna l'agenda macroeconomica odierna che prevede solo il Bollettino mensile della BCE, mentre oltreoceano arriveranno il Philly Fed e il leading indicator.

Sul valutario, l'Euro / Dollaro USA guadagna qualche posizione per effetto del crollo del biglietto verde seguito alla decisione di politica monetaria della Federal Reserve.

L'effetto FOMC svanisce in fretta, invece, sull'oro, che indietreggia dopo l'impennata di ieri sera seguita al meeting della Fed.

Profondo rosso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 43,34 dollari per barile, in netto calo del 2,96% a causa del balzo delle scorte in USA.

Sensibile miglioramento dello Spread, che raggiunge quota 106 punti base, con un decremento di 7 punti base rispetto al precedente, con il rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona all'1,24%. Ieri il differenziale si era infiammato in scia al nuovo crollo del rendimento del Bund.

Tra gli indici di Eurolandia, Francoforte avanza dello 0,41%, performance modesta per Londra dello 0,44%, Parigi dello 0,24%.

Scatto in avanti per la Borsa di Milano, con il FTSE MIB, che mostra una plusvalenza dello 0,88%.

Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari si mette subito in evidenza Enel, con il mercato che sembra aver apprezzato il bilancio e il Piano industriale svelati prima dell'apertura dei mercati.

Acquisti a piene mani su Pirelli in scia a rumors sul possibile ingresso di un socio cinese e ad una conseguente Opa totalitaria finalizzata al delisting del titolo.

Tonica Saipem, protagonista del pomeriggio della vigilia dopo che il fondo USA Dodge & Cox è diventato secondo azionista del Gruppo.

Ancora in luce Buzzi Unicem, galvanizzata dall'operazione Sacci.

Tra i più forti ribassi, invece, in rosso GTECH su prese di profitto dopo le recenti corse.

Spicca la prestazione negativa di STMicroelectronics e Salvatore Ferragamo, anche quest'ultima su qualche realizzo.

Discesa modesta per Fiat Chrysler Automobiles. Oggi UBS ha tagliato a "neutral" il giudizio sul titolo, alzando però il target price a 16,5 euro.
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