Facebook Pixel
Milano 26-apr
34.249,77 0,00%
Nasdaq 26-apr
17.718,3 +1,65%
Dow Jones 26-apr
38.239,66 +0,40%
Londra 26-apr
8.139,83 0,00%
Francoforte 26-apr
18.161,01 0,00%

DEF, i dubbi dei tecnici del Senato, della Corte dei Conti e dell'Istat

Economia
DEF, i dubbi dei tecnici del Senato, della Corte dei Conti e dell'Istat
(Teleborsa) - Il Documento di Economia e Finanza (DEF) del governo Renzi sta suscitando non pochi dubbi da parte degli esperti, mettendo in dubbio l'accelerazione della crescita nel 2016.

In particolare ieri i tecnici di Camera e Senato, nel consueto dossier sul DEF, hanno chiesto all'esecutivo di fare chiarezza su una moltitudine di questioni: l'entità della spending review, l'impatto "in termini di minori risparmi conseguiti" e "le conseguenti misure di copertura che si prevede di utilizzare".
Tra le tante cose gli esperti di Montecitorio e Palazzo Madama rilevano la mancanza di dati precisi sugli obiettivi di risparmio dal piano di revisione della spesa, sottolineando l'assenza della stima di 10 miliardi (0,6% del PIL) per il 2016 quantificata soltanto qualche mese fa nel Def di aprile.

Numerosi i rilievi sollevati anche dalla Corte dei Conti, che ha sottolineato i rischi di incertezza legati all'andamento delle entrate fiscali e all'assenza di indicazioni per l'azzeramento delle clausola di salvaguardia dopo il 2016. "Né viene precisato l'ammontare sia del minor gettito conseguente agli ulteriori sgravi fiscali programmati, sia dei tagli previsti a (sia pur parziale) copertura", ha precisato il presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri.

In occasione dell'audizione sul DEF al Senato, il presidente dell'Istat, Giorgio Alleva, dopo aver messo in guardia sui rischi per i consumi su cui pesa la lenta ripresa della fiducia delle famiglie, ha dichiarato che nel 3° e 4° trimestre si prevede un aumento del PIL tra il +0,2% e il +0,4%, per una crescita complessiva del PIL nel 2015 dello 0,9%, in linea con le previsioni contenute nella Nota di aggiornamento al DEF. Secondo Alleva "l'evoluzione dell'economia italiana nel 2015 risulterebbe trainata dalle componenti interne di domanda e da un contributo positivo delle scorte, a fronte di un contributo estero negativo".

Solo pochi giorni fa i tecnici del Parlamento avevano giudicato sovrastimate le previsioni di crescita economica del 2017-2018 indicate nel DEF.
Condividi
```