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G8: "From La Maddalena to L'Aquila"

Paesi emergenti
I leader hanno condiviso una visione comune per un'economia mondiale aperta, innovativa, sostenibile ed equa e hanno riconosciuto che la loro azione è rafforzata dall'impegno congiunto con le grandi economie emergenti. In relazione a ciò sono stati affrontati temi quali sviluppo e sicurezza alimentare, passando in rassegna gli impegni assunti nei Vertici precedenti.
Il Presidente Berlusconi ha dichiarato che entro l'anno l'Italia manterrà gli impegni nei confronti dei paesi africani. Il Premier è convinto che si debbano cambiare i metodi di aiuto all'Africa, con l'introduzione di "finanziamenti che vadano alla realizzazione di opere precise", e "meccanismi di rendicontazione" che permettano di monitorare quanto è stato fatto e resta da fare. La crisi sta "colpendo duramente i più poveri e rischia di inficiare il progresso fatto nel campo della salute, dell'eradicazione della fame e della povertà". Lo affermano nella dichiarazione sull'Africa i G8. E' "necessario attivarsi rapidamente per permettere il rilancio della crescita ed attuare misure adeguate per proteggere i più vulnerabili".

Gli Otto hanno così confermato "i propri impegni, inclusi quelli di Gleanagles e di recente nel G20 di Londra, per sostenere gli sforzi africani per lo sviluppo della buona governance e per raggiungere gli obiettivi di Sviluppo del Millennio". Nell'"L'Aquila Joint Statement on Global Food Security" sottoscritto durante il Summit, i leader del G8 e dei Paesi Africani, inoltre, si sono impegnati ad aumentare gli aiuti all'agricoltura e alla sicurezza alimentare che si traducono nell'obiettivo di "mobilitare 20 miliardi di dollari in tre anni" attraverso una strategia per lo sviluppo agricolo sostenibile coordinata e integrata. La sollecitazione a condividere le nuove regole per l'economia e la finanza è stata rivolta dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ai paesi emergenti che hanno preso parte ai lavori del summit de L'Aquila.

Si tratta dei paesi del G5 (Cina, India, Brasile, Messico, Sud Africa) più l'Egitto. Il premier, ha assicurato l'impegno del G8 perchè nessuno venga lasciato indietro in questa difficile fase di crisi e ha sottolineato la parte della dichiarazione finale in cui si fa riferimento al valore delle persone, che deve stare al primo posto ('People First'). Particolare attenzione verrà posta alla protezione sociale e al lavoro, assicurano i leader mondiali. Relativamente all`occupazione giunge il monito del direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Khan, secondo il quale "quali che siano i tempi della ripresa, gli effetti della crisi sul mercato del lavoro saranno più lunghi", avvertendo che "la disoccupazione aumenterà nel 2010 e forse anche nel 2011, a seconda dei Paesi". "il picco della perdita di posti di lavoro può tardare fino a un anno rispetto al ritorno alla crescita del prodotto interno lordo" ha spiegato Strauss-Khan chiedendo a tutti i Paesi uno sforzo particolare per contrastare il fenomeno.

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