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Il mercato immobiliare: uno sguardo al 2011

L'intervista a Salvatore Scarano
Per darci un'idea di qual è il clima fra gli operatori del settore abbiamo intervistato Salvatore Scarano, titolare di ImmobilRe, un gruppo di agenzie attive a Milano e provincia e con consolidata esperienza ai vertici di un noto marchio di Franchising Immobiliare.

1) Il 2010 si è chiuso con una piccola schiarita nel mercato immobiliare, caratterizzata in Italia da una sostanziale stabilizzazione. Molti operatori del settore ritengono che questo trend di moderata crescita proseguirà per buona parte del 2011. Dott. Scarano, concorda con questa previsione e quali sono le sue stime riguardo i volumi di compravendite e la tendenza dei prezzi?

Si, credo che la "bufera" sia ormai alle nostre spalle. La stabilizzazione che ha caratterizzato lo scorso 2010, può trasformarsi e continuare in un trend positivo dalla seconda metà 2011. In realtà questa tendenza si noterà particolarmente nelle grandi città, nei capoluoghi di provincia e nelle località prestigiose, dove i volumi aumenteranno e i prezzi rimarranno invariati. Discorso inverso vale per le periferie delle grandi città, mal collegate con i trasporti, dove l'invenduto tra le nuove costruzioni non ha fatto passi avanti e i volumi aumenteranno solo con una diminuzione dei prezzi.

2) L'andamento del mercato immobiliare è univoco in tutto il Paese o c'è una tendenza diversa a seconda delle regioni e nel confronto fra grandi città e provincia?

L'andamento del mercato immobiliare non è univoco in tutto il paese, infatti solo città come Roma e Milano hanno visto segni positivi di rialzo, mentre città come Genova, Napoli e Torino hanno evidenziato un mercato tendenzialmente stabile. In contrasto, Palermo e Firenze che hanno assistito ad un ulteriore calo delle compravendite immobiliari. Nelle province di queste grandi città la caratteristica univoca è una leggera discesa.

3) Riguardo le tipologie di abitazioni (piccole, medie e grandi) quali sono state le tendenze?

I dati raccolti dal nostro osservatorio immobiliare, ci hanno permesso di evidenziare un dato significativo. Le piccole abitazioni, ad esempio, supportate anche dalla richiesta del mercato per l'investimento, continuano ad avere forte "appeal", che si tramuta in una velocità maggiore di vendita. Difficoltà che si riscontra invece per le case di media ed ampia metratura non di prestigio.

4) Oltre ad un miglioramento della congiuntura economica, quali sono stati i fattori che hanno consentito al mercato di uscire dalla crisi conclamata lo scorso anno?

La casa, è noto, resta sempre in cima al desidero degli italiani. Inoltre la volatilità dei mercati finanziari ha favorito gli investimenti immobiliari ritenuti sempre più sicuri. Uno dei tanti motivi è sicuramente lo scudo fiscale voluto dal governo, per scopi diversi, ma che con il rientro dei capitali esteri ha contribuito in parte alla stabilizzazione delle compravendite. Ultimo ma non per importanza il lavoro degli operatori del settore, che confrontandosi con un mercato "ribassista" hanno dovuto riprendere i fondamentali delle dinamiche immobiliari, facendo di necessità virtù.

5) Come si sta muovendo e quanto incide l'andamento del mercato dei mutui? C'è una maggiore propensione delle banche a concedere mutui o c'è ancora molta rigidità sul fronte delle garanzie e dei requisiti?

La richiesta all'apertura di un mutuo per l'acquisto della prima casa resta sempre al primo posto. Di questi tempi, però non è così facile convincere le banche ad elargire il prestito. La percentuale relativa ai fattori di rischio per un istituto di credito, resta sempre molto alta e ciò porta le stesse ad irrigidire i criteri di valutazione dei mutui stessi. Quindi, permangono le difficoltà di accesso al credito per i clienti, in quanto c'è una continua richiesta di garanzie aggiuntive oltre ad una minore copertura del mutuo rispetto al totale del prezzo di acquisto della casa. La nostra visione è quella che aumentando i fattori di rischio per le banche la situazione rimarrà congelata per un periodo non prevedibile, nonostante i tassi restino molto vantaggiosi.

6) Riguardo il boom dei portali immobiliari, quali sono, secondo lei, i fattori che ne hanno determinato il successo e quali i vantaggi della rete di agenzie tradizionale?

Gli utenti dei siti italiani specializzati in annunci immobiliari sono cresciuti molto in questi anni. I fattori che hanno contribuito ad aumentare le visite sono stati: maggiore diffusione di internet; e miglioramento della qualità dei portali che offrono sempre più ricche informazioni rispetto al passato. Tali vantaggi si sono riscontrati anche per gli operatori del settore, che hanno trovato una alleato importante nella promozione degli immobili in vendita nelle proprie agenzie. Giusto connubio tra una buona pubblicità e un buon servizio che da all'aspirante acquirente una migliore scelta e una migliore sicurezza per l'investimento.


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