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La grande fuga degli italiani all'estero

La scuola italiana fa acqua da tutte le parti e così oltre alla fuga dei cervelli l’Italia si troverà ben presto a dover arginare la fuga degli studenti. In coda alla frontiera anche gli imprenditori.

Capitali in fuga dall’Italia

Se gli imprenditori italiani guardano all’estero, gli imprenditori esteri fuggono dall’Italia. L'imprenditore estero non vuole più fare affari nel nostro Paese, forse alla luce delle recenti inchieste sull’Expo e sul Mose o forse per via dell'incertezza sulla ripresa economica. In poche parole l'Italia sta soffrendo di deficit reputazionale.

Secondo il Censis, "la crisi ha colpito tutti i Paesi a economia avanzata, ma l'Italia si distingue per la perdita di attrattività verso i capitali stranieri": il nostro Paese "ha un deficit reputazionale accumulato negli anni a causa di corruzione diffusa, scandali politici, pervasività della criminalità organizzata, lentezza della giustizia civile, farraginosità di leggi e regolamenti, inefficienza della pubblica amministrazione, infrastrutture carenti".

Tradotto in numeri vuol dire che nel 2013 si è registrato un crollo degli investimenti esteri pari del 58% rispetto al 2007, l'anno prima dell'inizio della crisi.

L’Italia e gli italiani hanno tutte le carte in regola per diventare un paese leader in Europa, ma molte, forse troppe cose devono ancora cambiare, a partire proprio da una mentalità ancorata ad un retaggio culturale ostico al mondo imprenditoriale e pervaso dalla burocrazia.

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